Nei viventi la variazione produrrà leggere alterazioni e la riproduzione la moltiplicherà quasi all'infinito, mentre la selezione naturale coglierà ogni perfezionamento con perizia che non erra. Poniamo che il processo continui per milioni e milioni di anni, interessando, ogni anno, milioni di individui di molti tipi diversi. E allora perchè non dovremmo credere che in questo modo si formi uno strumento ottico vivente tanto superiore a quelli di vetro, quanto le opere del Creatore sono superioria quelle dell'uomo? (Charles Darwin, L'origine della specie per selezione naturale, Newton, Roma 2006, p. 178).