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27 dicembre 2008

Tra limbo e paradiso: Galimberti

Leggendo il quarto canto della Divina Commedia appresi che, oltre ai bambini morti senza battesimo, abitano il limbo il nostro progenitore Adamo, i patriarci, i profeti, i re dell'Antico Testamento, quindi Abramo, Isacco, Giacobbe, Noè, Mosè, Davide che però furono liberati e portati in cielo da Cristo. Vi rimasero, invece, non redenti, i poeti greci e latini, quindi Omero, Ovidio, Orazio, Lucano, i filosofi Socrate, Platone, Aristotele, Democrito, e gli eroi Ettore, Enea , Cesare, Camilla, Elettra. Non mi sembrava una cattiva compagnia, anzi forse il limbo era preferibile al paradiso, dove altro non restava che volteggiare con gli angeli nella luce accecante di Dio. (Umberto Galimberti, Il segreto della domanda, Apogeo, Milano 2008, p. 44)